I panni della precarietà
La precarietà non è necessariamente stracciona, non strilla per forza e molto spesso – molte più volte di quanto si possa credere – non è per niente un’accattona.
La precarietà la incroci per strada, sta di fianco a te sui mezzi pubblici; ti sorride, ti dà il resto, ti dice arrivederci, grazie e nemmeno t’accorgi che l’hai incrociata, vista, sentita, respirata, sfiorata.
La precarietà, mentre t’innervosisci inutilmente alla pompa di benzina per un infimo tempo d’attesa, ha già lavato, vestito, dato la colazione e portato a scuola uno o più bambini; s’è preparata, vestita, truccata, messa le scarpe col tacco che deve portare per lavorare